L’ADHD (disturbo da deficit di attenzione / iperattività) è uno dei disordini più comuni dell’età evolutiva, caratterizzato dalla presenza di disattenzione e/o iperattività e impulsività, che interferiscono con il normale sviluppo e funzionamento del bambino, associandosi spesso anche a cattivi risultati scolastici.
Chi sono i bambini con ADHD? Sono generalmente bambini che faticano a mantenere a lungo l’attenzione, non portano a termini i compiti loro assegnati, passano continuamente da un gioco all’altro, sono sempre in movimento, a scuola non riescono a rimanere seduti al loro posto, non aspettano il proprio turno, interrompono gli altri quando parlano, rispondono velocemente a scapito della correttezza delle loro risposte…
In effetti, molti di quelli appena descritti possono essere considerati comportamenti “tipici” dei bambini, almeno di molti di essi; la caratteristica distintiva dell’ADHD è nella quantità dei sintomi presenti, nella frequenza e persistenza con cui si manifestano e soprattutto nel fatto che questi sintomi compromettono le normali possibilità del bambino di apprendere a scuola, di adattarsi all’ambiente in cui vive, rendono più difficili le relazioni con i coetanei e i rapporti con i familiari.
Ovviamente il profilo di ogni bambino è diverso dall’altro, possono di volta in volta prevalere aspetti maggiormente legati alla disattenzione, piuttosto che all’iperattività o all’impulsività e spesso i sintomi possono trovarsi associati ad altre problematiche; in generale, l’individuazione precoce e l’intervento tempestivo sono fondamentali per evitare al bambino di sperimentare quei “fallimenti”, sia in ambito sociale, sia scolastico, che possono avere ripercussioni sulla sua vita emotiva, minare la sua autostima, sfociare in più gravi disturbi oppositivi e della condotta.
L’intervento messo in atto sarà tanto più efficace quanto più in grado di coinvolgere non solo il bambino, ma anche la sua famiglia e l’ambiente scolastico.